In occasione della XXI Giornata del Giardino UGAI, Il Garden Club Valle dei Templi propone un approfondimento sull’argomento degli erbari quali strumenti didattici, seguendone l’evoluzione fino alla diffusione dei QR code.
Dopo l’intervento di apertura del Dirigente Settori Ambiente, Turismo, Attività Produttive e Giardino Botanico di Agrigento, Achille Contino, parlerà de “Il giardino di Akràgas: storia, archeologia e botanica”.
Francesco Maria Raimondo, agronomo e già professore ordinario di Botanica nell’Università di Palermo dove ha diretto il Dipartimento di Scienze Botaniche, l’Orto Botanico e l’Erbario Mediterraneo, autore e coautore di una moltitudine di articoli scientifici nei vari campi delle scienze botaniche e di volumi sugli orti botanici italiani e di Palermo, ha studiato, in particolare, la flora siciliana e di alcune regioni di paesi tropicali, descrivendo oltre 70 specie nuove per la Scienza. Già presidente della Società Botanica Italiana, attualmente presiede l’Organizzazione internazionale che si occupa dell’esplorazione botanica dell’area mediterranea (OPTIMA); presiede, inoltre, la Fondazione internazionale pro Herbario Mediterraneo e dirige PLANTA, piccolo centro autonomo di ricerca, documentazione e formazione con sede a Palermo. Il prof. Raimondo interverrà con una relazione dal titolo “Studio di un erbario didattico dei primi del ‘900”. presentando il lavoro di recupero e valorizzazione degli erbari storici siciliani, preziosi strumenti di ricerca con più di due secoli di storia per focalizzare, infine, l’attenzione su un piccolo erbario dei primi del ‘900 appartenuto ad una bambina agrigentina, Maria Giambertoni dei marchesi Giambertoni di Agrigento.
Paola Roncarati, presidente del Garden club di Ferrara: dedita allo studio dei beni culturali e paesaggistici e autrice di varie pubblicazioni in tema di collezioni scientifiche di erbe disseccate come percorso di formazione artistica e culturale, interverrà con una relazione dal titolo “Polisemia degli erbari giovanili” e condividerà con i soci le vibranti caratteristiche degli erbari del pittore Filippo de Pisis e dello statista Piero Calamandrei con una piccola incursione sulla collezione di una nobile fanciulla dell’Ottocento.
Infine a chiusura della mattinata, una interessante visita tra i sentieri del Giardino Botanico che presenta circa ventimila piante riferibili ad oltre 300 colture ed essenze diverse, espressione tipica della macchia mediterranea, oltre a pregevoli testimonianze archeologiche.
